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Responsabilità sociale delle imprese e parità di trattamento

La responsabilità sociale delle imprese(RSI) è un tema fondamentale per le organizzazioni odierne, che si trovano a dover affrontare nuove sfide e aspettative da parte di clienti, dipendenti e stakeholder in generale. 

La responsabilità sociale riguarda l’impegno delle imprese nel considerare e rispondere agli impatti delle loro attività su vari aspetti economici, sociali e ambientali. 

Queste finalmente vengono viste come opportunità e non solamente come criticità da gestire e risolvere. 

Questo anche all’obbligo di redazione del bilancio di sostenibilità aziendale per le organizzazioni quotate, e quelle che operano nell’ambito assicurativo bancario di grandi dimensioni, con un numero di addetti sopra le 250 unità, fatturato annuo di oltre 40 milioni di euro, o con un patrimonio superiore di 20 milioni di euro.

In questo articolo, esploreremo i principali concetti legati alla RSI, come la sostenibilità, la parità di genere, la diversità e l’inclusione, e discuteremo di come le imprese possano adottare pratiche e certificazioni che ne sostengano l’attuazione.

Quali sono i pilastri della sostenibilità? 

La sostenibilità è un concetto centrale nella RSI e si basa su tre pilastri fondamentali: la sostenibilità ambientale, economica e sociale. In parole semplice un’organizzazione dovrebbe puntare a diminuire la sua impronta negativa sull’ambiente e sulla società.

La sostenibilità ambientale riguarda la gestione delle risorse naturali e la riduzione dell’impatto ambientale delle attività aziendali, attraverso strategie come l’efficienza energetica, la riduzione dei rifiuti e la promozione dell’economia circolare

La sostenibilità economica si riferisce alla capacità di un’impresa di generare valore nel lungo termine, garantendo al contempo il benessere finanziario dei suoi stakeholder e promuovendo pratiche commerciali etiche, nonché il rispetto dei trattamenti economici definiti dai contratti nazionali.

Infine, la sostenibilità sociale riguarda il contributo delle imprese al benessere delle comunità in cui operano, attraverso iniziative che promuovono l’equità, la diversità, l’inclusione, il rispetto delle normative per la salute e sicurezza sul lavoro, ed il rispetto dei diritti umani.

Che cosa è il bilancio per la sostenibilità? 

Il bilancio per la sostenibilità, che come abbiamo visto sopra grazie al DLgs 254/2016 in Italia diviene obbligatorio per talune realtà, è uno strumento di reporting che permette alle imprese di comunicare in modo trasparente e strutturato le loro performance in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale. 

Attraverso il bilancio per la sostenibilità, le imprese possono rendere conto dei loro progressi verso gli obiettivi di RSI, identificare le aree di miglioramento e coinvolgere gli stakeholder nel processo di valutazione e pianificazione delle azioni future. 

Il bilancio per la sostenibilità può seguire diversi standard e linee guida, come quelli proposti dalla Global Reporting Initiative (GRI), l’International Integrated Reporting Council (IIRC) e il Sustainability Accounting Standards Board (SASB).

Certificazioni volontarie per la responsabilità sociale

Diverse certificazioni e standard volontari possono aiutare le imprese a dimostrare il loro impegno nella RSI e nel garantire parità di trattamento degli addetti. Le più importanti sono:

  • Certificazione SA 8000. Lo standard SA 8000 è un insieme di requisiti internazionali per la responsabilità sociale delle imprese, sviluppato dall’organizzazione non governativa Social Accountability International (SAI). Questa certificazione si concentra sulla promozione e il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle normative sul lavoro, includendo temi come il lavoro forzato, il lavoro infantile, la salute e la sicurezza sul lavoro, la libertà di associazione, la discriminazione, le ore di lavoro, la remunerazione e i sistemi di gestione. L’obiettivo della certificazione è garantire che le organizzazioni rispettino le norme internazionali in materia di diritti umani e condizioni di lavoro, favorendo un approccio etico e sostenibile nella gestione delle risorse umane e delle catene di approvvigionamento;
  • Certificazione parità di genere. La certificazione UNI/PdR 125 è uno standard italiano relativo alla responsabilità sociale delle imprese, focalizzato sulla promozione della parità di genere e delle pari opportunità nelle organizzazioni. Questo standard fornisce linee guida e raccomandazioni per le imprese che desiderano adottare e promuovere politiche e pratiche che garantiscano la parità di genere, combattano la discriminazione e favoriscano un ambiente di lavoro equo e inclusivo. La certificazione UNI/PdR 125 aiuta le organizzazioni a valutare il proprio impegno nella promozione della parità di genere e a identificare aree di miglioramento, incoraggiando l’adozione di pratiche e politiche di gestione che sostengano la diversità e l’inclusione in tutte le funzioni aziendali.
  • Certificazione diversità ed inclusione. La certificazione ISO 30415 è uno standard internazionale che riguarda la gestione delle risorse umane, in particolare la diversità e l’inclusione nel posto di lavoro. Questo standard fornisce linee guida e raccomandazioni per le organizzazioni che desiderano implementare politiche e pratiche per promuovere la diversità e l’inclusione, garantendo un ambiente di lavoro equo e rispettoso per tutti i dipendenti. L’ISO 30415 aiuta le aziende a identificare e affrontare le potenziali discriminazioni e a creare una cultura inclusiva che valorizzi le differenze individuali e promuova la collaborazione e il rispetto tra i membri del personale. Ottenere la certificazione ISO 30415 dimostra l’impegno di un’organizzazione nel promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato, favorendo la soddisfazione e la produttività dei dipendenti.
  • Certificazione SRG 88088. La certificazione SRG 88088 è uno standard nazionale italiano che si concentra sulla responsabilità sociale d’impresa, fornendo alle organizzazioni un quadro per la gestione etica e sostenibile delle loro attività. Questo standard fornisce una guida dettagliata su come integrare i principi della responsabilità sociale nel sistema di gestione dell’organizzazione, considerando aspetti quali diritti umani, ambiente, sicurezza sul lavoro, equità salariale e non discriminazione. La certificazione SRG 88088 aiuta le imprese a dimostrare il loro impegno nei confronti di una gestione responsabile, etica e sostenibile, favorendo la fiducia degli stakeholder e migliorando la reputazione dell’azienda. Ottenere la certificazione SRG 88088 è un passo importante per le organizzazioni che desiderano assicurare un approccio responsabile e sostenibile nei loro processi aziendali e nelle relazioni con clienti, fornitori e dipendenti.
  • Certificazioni trasversali. Standard che appartengono al settore alimentare e che contemplano l’adozione dei principi dei pilastri della sostenibilità. Di questi fanno parte: le certificazioni Global Gap, MSC, ASC, Friend of The Sea, Fairtrage, GMP+, Forestalliance ed FSC.

Best practices comuni per la responsabilità sociale

Le best practices per un comportamento etico delle imprese includono l’adozione di una chiara visione e di valori aziendali che siano allineati con gli obiettivi di RSI, la promozione di una cultura aziendale basata sull’integrità e la trasparenza, e la definizione di politiche e procedure che garantiscano il rispetto delle normative sul lavoro, dei diritti umani e dell’ambiente. 

Tra le altre best practices, è importante che le aziende coinvolgano i propri stakeholder nella definizione degli obiettivi di RSI e nel monitoraggio dei progressi, attraverso la consultazione e il dialogo aperto.

Un altro aspetto cruciale delle best practices è l’adozione di un sistema di gestione per la responsabilità sociale d’impresa, che permetta di pianificare, implementare, monitorare e migliorare continuamente le azioni e le performance in materia di RSI. 

La formazione e lo sviluppo delle competenze dei dipendenti, la promozione di un ambiente di lavoro sicuro e sano e la conciliazione tra vita e lavoro sono ulteriori elementi che contribuiscono a un comportamento etico delle imprese. Infine, è fondamentale che le aziende siano trasparenti e rendano conto delle loro azioni e dei loro risultati attraverso un adeguato reporting, che può seguire gli standard e le certificazioni RSI precedentemente menzionati.

In conclusione, la responsabilità sociale delle imprese e la parità di trattamento degli addetti sono temi di crescente rilevanza per le organizzazioni odierne. 

L’adozione di standard e certificazioni, insieme alle best practices descritte, può contribuire a creare un ambiente di lavoro più equo, inclusivo e sostenibile, che sia in grado di generare valore per tutti gli stakeholder coinvolti.

Ti consigliamo di prendere in considerazione l’implementazione dello standard SA 8000, questo potrà fornirti una ottima base per la gestione dei requisiti di responsabilità sociale. Di seguito una utile risorsa per approfondirne i requisiti: https://www.sistemieconsulenze.it/certificazione-sa-8000/ 

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